TUMORE AL FEGATO
Che cos’è il fegato?
Il fegato è il più grande organo del corpo umano e uno dei più complessi. Situato nella parte destra superiore dell’addome, è diviso in due lobi (destro e sinistro) e irrorato da due grandi vasi: vena porta e arteria epatica. Svolge molteplici funzioni vitali: metabolizzazione di nutrienti e farmaci, immagazzinamento del glicogeno, sintesi di proteine del plasma, rimozione delle sostanze tossiche dal sangue.
Che cos’è il tumore al fegato?
Il tumore del fegato viene determinato da una crescita incontrollata di cellule tumorali ed è una condizione molto grave poiché impedisce le funzioni vitali svolte da quest’organo. Come per tutte le altre forme tumorali, le neoplasie del fegato si dividono in:
- Tumori primitivi, che hanno origine dagli epatociti (le cellule del fegato). Il più comune è il carcinoma epatocellulare negli adulti e l’epatoblastoma nei bambini. I tumori epatici primitivi possono iniziare con un solo nodulo o con multiple localizzazioni all’interno dell’organo (tumori multifocali)
- Tumori secondari, la tipologia che colpisce più frequentemente il fegato, proprio a causa della sua funzione di filtro, e che deriva da cellule tumorali che provengono da altre parti del corpo (colon, mammella, polmone, ecc.). Le metastasi epatiche possono restare asintomatiche per molto tempo.
Nel mondo il tumore al fegato è il sesto per frequenza e secondo per causa di morte. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è molto bassa (5%), poiché molto spesso la malattia viene diagnosticata quando è già in fase avanzata. L’incidenza varia molto a seconda dell’area geografica (più diffuso in Asia che in Europa). In Italia è più raro, rappresenta il 3% di tutte le nuove diagnosi di tumore con un rapporto 2:1 tra uomini e donna (nel 2017 registrati 13.000 casi). Anche nel nostro Paese i numeri variano da Regione a Regione (è più presente al Sud).
Fattori di rischio per il tumore al fegato
Non è ancora certo il motivo per cui si sviluppa il cancro al fegato, ma alcuni fattori di rischio sicuri sono:
- età e genere: il rischio di insorgenza aumenta dopo i 50 anni ed è più alto negli uomini
- familiarità
- infezioni croniche: epatite B e C rappresentano il più importante fattore di rischio (più del 70% dei tumori primitivi)
- cirrosi: più del 5% delle persone che soffrono di questa malattia sviluppano un tumore al fegato
- aflatossine: sostanze cancerogene prodotte da muffe e funghi che contaminano alcuni alimenti
- obesità e alterazioni del metabolismo (diabete, ipertensione, ipercolesterolemia): causando malattie come steatoepatite, fibrosi, cirrosi, aumentano il rischio di insorgenza di tumori epatici
- fumo
Terapie per il trattamento del tumore al fegato
I progressi della medicina hanno reso il tumore metastatico del fegato più curabile, anche se la sua cura è complessa e, come per tutte le altre neoplasie, la scelta del tipo di trattamento dipende da diversi fattori (tipo di tumore, estensione, funzionalità del fegato, condizioni generali del paziente, ecc.). Naturalmente una diagnosi precoce aumenta le possibilità di cura.
- chirurgia: quando il tumore è allo stadio iniziale e non si è diffuso al di fuori del fegato, i pazienti possono essere sottoposti a intervento chirurgico (resezione di una o più parti dell’organo o trapianto)
- radioterapia: i pazienti che non sono candidabili all’intervento chirurgico o ad altri trattamenti locali a scopo ablativo, possono essere sottoposti a trattamento radioterapico stereotassico, ovvero erogazione di radiazioni, indirizzate solitamente nella sede tumorale, per distruggere le cellule tumorali, senza danneggiare quelle sane. La radioterapia può essere effettuata anche in associazione con la chemioterapia e l’intervento chirurgico. Presso il Centro UPMC Hillman Cancer Center Villa Maria vengono eseguiti trattamenti di radioterapia e radiochirurgia stereotassica.
- chemioterapia: utilizzo di farmaci citotossici o antiblastici per arrestare la crescita delle cellule tumorali